Iggy Pop ha scelto il testo di una poesia di Lou Reed del 1970 per il suo ultimo album “Free”, che ha recitato su un tappeto musicale da lui composto.
L’ultimo album di Iggy Pop Free, uscito oggi, contiene un brano che utilizza un testo di Lou Reed.
Si tratta della poesia We Are the People del 1970, pubblicata ufficialmente l’anno scorso nella raccolta di poesie Do Angels Need Haircut? .
“Mi manca Lou Reed, l’ho ammirato” ha dichiarato Iggy Pop. Pop ha recentemente accettato un’intervista con la vedova di Reed, Laurie Anderson. “Sta scrivendo un libro sul t’ai chi, l’arte marziale cinese che Lou amava. Lei sa che anche io pratico. Mi ha chiesto di fare qualcosa e io ho detto: Guarda, Lou mi tollerava” ha aggiunto sghignazzando, prima di farsi nuovamente serio. “L’ho ammirato e lo ammiravo come artista. Ed è ancora così. E c’erano momenti in cui poteva essere abbastanza carino e gentile” consapevole come chiunque altro dei tempi in cui Lou potesse essere ben altro.
“Quello che mi manca davvero è che non ci sia nessuno che possa fare qualcosa al suo livello. E sembra essere un’arte perduta. Un’arte straordinaria” ha aggiunto malinconicamente.
L’ultima volta che Iggy Pop ha visto Lou Reed è stato nel 2011 alla Hop Farm Music Festival, durante l’ultimo tour del nostro. “È stato incredibile. Morrissey era il curatore del festival. E Lou ha suonato. Ha iniziato con Who Loves the Sun, la traccia del 1970 dei Velvet Underground, scritta da Reed per essere un successo pop. E quel posto in cui riusciva a portare la sua voce: parlare con te senza cantare a te, suonava così bene… E ho dovuto suonare dopo di lui. Beh, come fai a esibirti dopo un’esibizione del genere?”
La scelta di questo brano, in un’epoca come la nostra, non sembra casuale. Sebbene il testo sia stato scritto da Lou Reed nel 1970, pare attuale come non mai nell’America di Trump.
Vi riportiamo il testo e la traduzione della poesia di Lou Reed.
TESTO
WE ARE THE PEOPLE
We are the people without land
We are the people without tradition
We are the people who do not know how to die peacefully and at ease
We are the thoughts of sorrows
Endings of tomorrows
We are the wisps of rulers
And the jokers of kings
We are the people without right
We are the people who have known only lies and desperation
We are the people without a country, a voice, or a mirror
We are the crystal gaze returned through the density
And immensity of a berzerk nation
We are the victims of the untold manifesto of the lack of depth
Of full and heavy emptiness
We are the people without sorrow
Who have moved beyond national pride and indifference
To a parody of instinct
We are the people who are desperate
Beyond emotion because it defies thought
We are the people who conceive our destruction
And carry it out lawfully
We are the insects of someone else’s thought
A casualty of daytime, nighttime, space, and God
Without race, nationality, or religion
We are the people, and the people, the people
TRADUZIONE
NOI SIAMO LE PERSONE
Noi siamo il popolo senza terra
Siamo le persone senza tradizione
Siamo le persone che non sanno morire pacificamente e a proprio agio
Siamo i pensieri di dolori
Le conclusioni di domani
Noi siamo i fili dei governanti
E i burloni dei re
Noi siamo il popolo senza ragione
Noi siamo le persone che hanno conosciuto solo bugie e disperazione
Siamo il popolo senza un paese, una voce o uno specchio
Noi siamo lo sguardo di cristallo restituito attraverso la densità
E l’immensità di una nazione isterica
Siamo vittime del manifesto indicibile della mancanza di profondità
Di vuoto pieno e pesante
Siamo il popolo senza dolore
Che si è allontanato oltre l’orgoglio nazionale e l’indifferenza
Per una parodia d’istinto
Siamo le persone in preda a quella disperazione
Che supera le emozioni perché sfugge il pensiero
Noi siamo le persone che concepiscono la nostra distruzione
E la portano avanti legalmente
Noi siamo gli insetti del pensiero di qualcun altro
Una vittima del giorno, della notte, spazio, e Dio
Senza razza, nazionalità o religione
Noi siamo il popolo, e il popolo, il popolo
traduzione di Daniele Federici
Ancora nessuna notizia al riguardo della pubblicazione ” Do Angels Need Haircut?” con testi originali e traduzione in ita??…sarebbe bellissimo avere edizione italiana, come già avete raccolto nella sezione Poesie voi…
In attesa, per sopperire al cartaceo….se si potesse fare…
Grazie …
Ciao Susanna, al momento non c’è nessuna notizia a riguardo e dubitiamo che venga mai realizzata una versione italiana. Le traduzioni nella sezione Poesie sono già in programma. ;)
Non si potrebbe provare a proporlo a un editore?