Lou Reed’s Berlin (2008)


Berlin-DVD
[review]


Data di uscita: 28 Settembre 2008
Registrato: 7 Agosto 2004, Benicassim Festival, Spagna
Supporto: DVD/Blu Ray
Durata: 81 minuti

L

ou Reed è sempre stato un “rivoluzionario” del rock, sin da quando suonava con i Velvet Underground alla Factory di Warhol e per tutta la sua quarantennale carriera. Malgrado abbia sempre voluto mantenere basso il profilo dei suoi repentini cambiamenti (a differenza di personaggi come Bowie, le cui virate musicali erano abilmente promosse sulla stampa), l’ex rock’n’roll animal ha costellato il suo percorso musicale di scelte coraggiose che molto spesso gli hanno alienato le simpatie della stampa e di gran parte dei suoi fan. Ma chi conosce Lou Reed, sa anche che le sue scelte non hanno mai avuto nulla a che vedere con la ricerca del successo o del plauso del pubblico e della critica, ma di una ostinata, caparbia e solitaria ricerca del suono, dell’espressione artistica, della scoperta. In questo è sempre stato un idealista istintivo e mai calcolatore. Lo hanno dimostrato episodi come “Metal Machine Music” o “The Bells“, o il suo rifiuto di appartenere al movimento punk quando quest’ultimo lo reclamava a gran voce come il suo “padrino”.

Anche oggi, alla venerabile età di 63 anni, Lou Reed sfugge ad ogni definizione e spiazza il suo pubblico con scelte che fanno discutere, come quella di un tour promozionale che “bandisca” la batteria, includa un violoncello e un maestro di tai-Chi che faccia improbabili evoluzioni e mosse di arti marziali sul palco, costringa il suo chitarrista a cimentarsi con una chitarra midi e un sintetizzatore sitar e faccia suonare al bassista anche la batteria elettronica. Se ciò non bastasse, proponendo una scaletta che riprenda i classici immortabili (e quindi intoccabili) e li ridefinisca, trasformi, attualizzi e adatti accanto a pezzi meno noti della sua carriera. Coraggioso come sempre, questo ha proposto Lou Reed ad un pubblico e ad una critica che si aspettavano solo di vedere il vecchio “rock’n’roll animal” proporre la sua scaletta nella consueta grinta rock. E invece i concerti sono stati promossi come “serate intime con Lou Reed e la sua band“. Il risultato è stato superlativo da un lato, deludente da un altro. Sebbene la Sanctuary Records, la sua nuova etichetta per la quale questo DVD è la prima uscita ufficiale, abbia promosso il prodotto come un “greatest hits” dal vivo, non c’è nulla di più lontano dal vero, sebbene gran parte delle canzoni sia universalmente note. Con la consueta maglietta nera, jeans neri e occhiali, in questo concerto sciorina quarant’anni di grande rock con la consueta ed astuta monotonia, anche in brani più movimentati come “Sweet Jane” e “Romeo Had Juliette“. E malgrado questo sia uno dei pochi concerti del tour nei quali abbia “concesso” la batteria, la persona più animata sul palco rimane la violoncellista che, durante l’esecuzione di “Venus in Furs“, Jane Scarpantoni regala un assolo da far gridare al miracolo.

Se come presenza scenica il DVD non regali forti emozioni, l’atmosfera, il mood e le esecuzioni sono vibranti, intime, emozionanti e danno la statura di ciò che Lou riesca a fare anche senza un band che si dimena in virate rockeggianti. La delusione, nel DVD come nel tour, è più che altro in alcune versioni veramente scialbe, come nell’estenuante e noiosa resa di “Sweet Jane“, che mette a dura prova anche il fan più sfegatato, e le due hit “Satellite of Love” e “Perfect Day“, poco convinte e convincenti. Ma bastano da sole la stralunata ed epica versione della già citata “Venus in Furs“, la sbilenca ed efficace “The Blue Mask“, la sublime e inaspettata “Jesus” (una vera chicca!) e la superlativa “Ecstasy” per rendere questo concerto imperdibile. Un vero peccato che si sia scelto, però, di registrare questo concerto al Festival di Benicassim la cui scaletta è ovviamente decurtata di almeno la metà dei brani del tour. Come esperienza audio, “Spanish Fly: Live In Spain” è un buon prodotto che si lascia gustare; come esperienza visuale, malgrado la buona qualità, fallisce nel suo intento e risulta a tratti noioso.


01. Intro
02. Berlin
03. Lady Day
04. Men of Good Fortune
05. Caroline Says part 1
06. How Do You Think it Feels
07. Oh, Jim
08. Caroline Says part 2
09. The Kids
10. The Bed
11. Sad Song
12. Candy Says
13. Rock Minuet
14. Sweet Jane
Lou Reed (Voce, chitarra)
Mike Rathke (Chitarra, Chitarra Midi, Sitar Elettronico)
Fernando Saunders (Basso, Basso-Cello, Batteria Elettronica)
Jane Scarpantoni (Violoncello)

Lou Reed

Fernando Saunders … Himself

Sharon Jones … Herself

Antony Hegarty … Himself (as Antony)

Brooklyn Youth Chorus … Themselves

Steve Hunter … Himself

Tony Thunder Smith … Himself

Rob Wasserman … Himself

Venus in Furs


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