Legendary Hearts (1983)
Registrato: RCA Studios, New York
Prodotto da: Lou Reed
Q
uando uscì Legendary Hearts deluse la critica e il pubblico non perchè fosse un album mediocre, ma perchè messo in ombra e a paragone con lo schiacciante predecessore: destino che lo accomunerà a tutti i nuovi album di Lou Reed degli anni ’80. Se è certo che questo disco non ha la forza di The Blue Mask, nè tantomeno un’ispirazione così a fuoco, è ingiusto relegarlo ad episodio minore della sua discografia solo perchè non raggiunge certe vette.
Legendary Hearts è invece la dimostrazione che l’ispirazione che aveva pervaso il capitolo precedente non era un caso isolato, nè tantomeno l’affiatamento di quel combo formidabile Reed/Quine/Saunders. Alla batteria venne chiamato invece il nuovo Fred Maher, più preciso e potente di Perry. Se in The Blue Mask si era raggiunta una sublimazione della rabbia e dello spleen esistenziale di Lou Reed, ancora il lato oscuro era ben presente, perfettamente rappresentato dal duello consumato dai protagonisti della title track, in questo disco c’è un passo avanti più marcato verso quell’uomo nuovo che anela a diventare. I testi si fanno più leggeri, le musiche meno dense e tese e, quando approccia tematiche di violenza domestica (Martial Law, Betrayed) e autodistruzione (Bottoming Out e The Last Shot) lo fa con ancora più forza ed equilibrio del disco precedente. Ma non sempre il risultato perfetto è dato da un’addizione; la mancanza di quella tensione emotiva e l’inclusione di brani più divertenti e leggeri lo rendono troppo soft per essere preso in modo serio come il fratello maggiore.
Sebbene contenga episodi minori, Legendary Hearts ci mostra un artista perfettamente consapevole del punto in cui si trova, e capace di continuare ad incidere con naturalezza pezzi di ottimo spessore. Da rivalutare.
1. Legendary Hearts (3:24)
2. Don’t Talk To Me About Work (2:10)
3. Make Up My Mind (2:52)
4. Martial Law (3:53)
5. The Last Shot (3:22)
6. Turn Out The Light (2:48)
7. Pow Pow (2:31)
8. Betrayed (3:11)
9. Bottoming Out (3:40)
10. Home Of The Brave (6:51)
11. Rooftop Garden (3:05)
Durata: 38:10
Robert Quine (Chitarra)
Fernando Saunders (Basso, backing vocal)
Fred Maher (Batteria)
Sylvia Reed (Design di copertina)