E’ stato rilasciato oggi il trailer dell’atteso documentario di Todd Haynes dedicato alla storia dei Velvet Underground, che uscirà sulla piattaforma di streaming Apple TV+ il 15 ottobre (e, forse, anche in alcune sale) unitamente ad una colonna sonora in 2 CD.
Uscirà il prossimo 15 Ottobre su AppleTV+ il film di Todd Haynes sui Velvet Underground. Come anticipato, il documentario sarà composto da alcune interviste inedite ai membri superstiti della band e alle persone che li hanno conosciuti durante gli anni di attività. Ci saranno inoltre rare esibizioni live e immagini di repertorio. Soprattutto queste ultime, e gran parte del materiale utilizzato nel film, sono state girate da Andy Warhol e dal suo staff.
“L’unico film su di loro è girato da uno dei più grandi artisti del 20° secolo. È così raro e bizzarro. Non c’è una ripresa del gruppo che suona dal vivo nel senso tradizionale del termine. Ci sono solo i film di Warhol. Abbiamo solo l’arte per raccontare una storia sulla grande arte» ha dichiarato il regista Todd Haynes.
In effetti, il documentario è un’ode al periodo e alla leggendaria scena artistica di quella New York che, a fine anni ’60, era un magma di creatività, sperimentazione e possibilità. Un fermento che ha dato vita ad un gruppo che ha cambiato e influenzato più di chiunque altro il rock e il modo di fare rock.
“Non avevo bisogno di fare un film per raccontare quanto fosse grande la band” ha confermato Haynes. “Cerchiamo più che altro di capire come è successo, da dove sono venute queste persone e come si è creato questo miracolo concentrato intorno a questo gruppo di persone”.
Non ci attende quindi il solito documentario celebrativo sotto forma di tributo. Più un’immersione nella visione e nel sogno di quegli anni, nei quali i Velvet Underground erano immersi e che hanno contribuito a creare.
“La cosa sorprendente e notevole dei Velvet Underground è che sono nati nel periodo in cui Andy Warhol stava abbandonando le arti visive per il cinema” ha aggiunto il regista. Dedicando il suo film a Jonas Mekas, Haynes usa schermi divisi per giustapporre le cronologie delle vite di John Cale, di Lou Reed, del chitarrista Sterling Morrison e della batterista Moe Tucker con spezzoni di film di Warhol, Mekas, Rubin, Jack Smith, Stan Brakhage, Kenneth Anger, Maya Deren, Marie Menken e Shirley Clarke. “Volevo usare il linguaggio visivo di questi film come un template sul quale poter parlare di questa musica, e di come la band è nata. Perchè questo linguaggio visivo era tutto intorno a loro”.
David Ehrlich di IndieWire, che ha visto il documentario, ricorda che Warhol una volta disse che “gli piacevano i Velvet perché suonavano proprio come i suoi film, e ora Haynes ha fatto un documentario che appare come suonavano i Velvet”.
Anche la critica e regista Amy Taubin, che appare in The Velvet Underground non solo come persona intervistata ma anche come soggetto di uno degli Screen Test di Andy Warhol, ha dichiarato di aver visto ed essere stato presente in un buon numero di documentari su Warhol e la scena cinematografica underground di New York, ma quello di Haynes è nettamente superiore. “Non ne ho mai visto uno buono come questo. Non ne ho mai visto uno serio come questo”. Negli anni Sessanta, Taubin era un’attrice e un’amica intima della regista e artista multimediale Barbara Rubin, che lavorò con Warhol all’Exploding Plastic Inevitable, una serie di eventi con performance dei Velvet e dei frequentatori abituali della Factory.
Come unici membri superstiti dei Velvet, Cale e Tucker sono stati intervistati per il film. Lou Reed e Sterling Morrison sono invece rappresentati da filmati d’archivio e audio. Sempre di IndieWire ha trovato “qualcosa di onnivoro nell’energia creativa di Cale, e si intreccia naturalmente con i soggetti che Haynes vuole mettere insieme. Niente sembra una deviazione”. Ma Owen Gleiberman di Variety, dopo la visione, ha percepito un’enfasi nel film su Cale a scapito di Reed, scrivendo che “è come se Haynes volesse che i Velvet fossero un gruppo artistico più di quanto volesse che fossero un gruppo rock ‘n’ roll”. Alla fine, però, ammette che come “un collage del periodo, The Velvet Underground è abbagliante: un atto ipnotico di montaggio ad alta tensione”.
Insomma, le premesse sono ottime e il trailer è eccitante. Il documentario The Velvet Underground sarà disponibile in streaming anche in Italia su AppleTV+ a partire dal 15 Ottobre e durerà circa due ore. Per chi non fosse abbonato, ricordiamo che la piattaforma di Apple offre 7 giorni di prova gratuita che si possono far coincidere con quei giorni.
Il film sarà sottotitolato in italiano. Non ci sono informazioni, al momento, su eventuali doppiaggi.
LA COLONNA SONORA
Per il 15 Ottobre, in contemporanea con l’uscita del documentario, sarà pubblicata anche la colonna sonora The Velvet Underground: A Documentary Film By Todd Haynes – Music From The Motion Picture Soundtrack in edizione fisica di 2 CD e in edizione digitale sulle consuete piattaforme di streaming musicale.
La colonna sonora non conterrà, per i fan, brani di particolare interesse. E’ una raccolta di alcuni dei brani più noti dei Velvet Underground, alcune cose meno conosciute e canzoni che li hanno influenzati tra cui una versione live di Road Runner di Bo Diddley, The Wind, un classico doo-wop di Nolan Strong & The Diablos, e la composizione inedita di La Monte Young, 17 XII 63 NYC The Fire Is A Mirror (excerpt), eseguita da The Theatre of Eternal Music.
Disco 1:
- Venus In Furs – The Velvet Underground 5:12
- The Wind – The Diablos 3:05
- 17 XII 63 NYC The Fire Is A Mirror (excerpt) – The Theatre of Eternal Music 6:21
- Heroin [mono] – The Velvet Underground 7:14
- Road Runner (Live) – Bo Diddley 4:14
- The Ostrich – The Primitives 2:25
- I’m Waiting For The Man – The Velvet Underground 4:40
- Chelsea Girls – Nico 7:27
- Sunday Morning – The Velvet Underground 2:56
Disco 2:
- Sister Ray (Live) – The Velvet Underground 19:03
- Pale Blue Eyes – The Velvet Underground 5:40
- Foggy Notion – The Velvet Underground 6:59
- After Hours (Live) Version 1 – The Velvet Underground 2:56
- Sweet Jane – The Velvet Underground 4:09
- Ocean – The Velvet Underground 5:14
- All Tomorrow’s Parties – The Velvet Underground 5:53