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Il concerto di Milano – 8 Luglio

Il concerto di Milano - 8 Luglio 1L’Italia ha accolto Lou Reed in un’arena civica gremita e partecipe questa sera per la prima tappa del suo “Power Rock Tour“. Un concerto francamente strabiliante sia per la scaletta, che non si é distaccata da quelle precedenti ma ha visto l’aggiunta di “I Wanna Boogie With You“, sia per l’interpretazione musicale e vocale.
Una band potente e convincente e un Lou Reed entusiasta e in splendida forma vocale hanno regalato al pubblico milanese due ore di concerto di altissimo livello, con l’unica eccezione iniziale di una “Who Loves The Sun” musicalmente un po’ zoppicante.
Emozionante il set acustico e una “All Through The Night” suonata con 4 chitarre. Interessante e convincente anche la rivisitazione del brano più scontato, “Sweet Jane“, eseguito nella sua versione originale (con il bridge che fu tagliato su “Loaded“) e una breve intro che richiamava quella celebre presente in “Rock’n’roll Animal“.
Da quello a cui abbiamo assistito questa sera, forse il miglior tour di Lou Reed dai tempi di “Ecstasy“.
Questa la scaletta:

01 Who Loves The Sun
02 Senselessly Cruel
03 All Through The Night
04 Ecstasy
05 Smalltown
06 Mother
07 Venus In Furs
08 Sunday Morning
09 Femme Fatale
10 Waves Of Fear
11 Sweet Jane

Bis 1
12 Charley’s Girl
13 I Wanna Boogie With You
14 The Bells

Bis 2
15 Pale Blue Eyes

 

Ed ecco alcuni video della serata:

Charley’s Girl

httpv://youtu.be/DXZWqoVUook

Sunday Morning

httpv://youtu.be/8sEsndMzM20

Senselessly Cruel

httpv://youtu.be/RzwpRWTffp4

I Wanna Boogie With You

httpv://youtu.be/iDhoy6IeVb4

Staff

Lo Staff di LouReed.it è composto da Daniele Federici, fondatore e webmaster, e Paola Pieraccini. Daniele Federici ha collaborato con importanti testate musicali ed è autore del libro "Le canzoni di Lou Reed" edito da Editori Riuniti. Ha avuto con Lou Reed una conoscenza affettuosa e duratura. Paola Pieraccini è un'imprenditrice fiorentina.

28 Commenti

  1. concerto deludente. il primo pezzo sembrava suonato da un gruppo di ubriachi all’osteria. solisti promettenti, ma ognuno per conto suo. pubblico di appassionati che si faceva andar bene tutto. lui faceva il “lou reed” ricordando tempi andati. nel complesso non da buttar via, ma insomma………

  2. non capisco come si faccia a dire che è stato un bel concerto, e addirittura dire in forma dal punto di vista della voce. purtroppo non è più lui, la voce uno strazio, stonatissimo, concerto con qualche momento buono ma per il resto…

  3. concerto fantastico… il carisma di Lou mi ha ucciso! emozioni…

    Se volevate godervi della tecnica o di una voce che non ha nulla a che vedere con il punk dovevate andare ad ascoltare i Dream Theater.

    Lou ha 70 anni e fa ancora rock come pochi

  4. Strano che alcuni non abbiano apprezzato l’idea alla base di tutto ciò:il recupero di brani molto complessi e potenti come all thru the night the bells i wanna boogie with you con una delle migliori band di sempre e un suono da delirio penalizzato da un volume che l’idiozia imperante ha costretto a limiti sconfortanti. scaletta molto coraggiosa. forse i delusi vorrebbero sentire sempre e solo sweet jane.mah!?

  5. “Concertone” mi sembra il commento migliore. Voce straordinaria, band eccezionale, pelle d’oca….come si fa a dire stonatissimo, canta così dai tempi dei Velvet…

  6. ammetto che l’esecuzione della prima canzone (who loves the sun) mi ha fatto temere il peggio, ma per fortuna alla fine è stato un’ottimo concerto , con parte della band inedita.
    Splendida Waves Of Fears e l’esecuzione di Smalltown è stata magistrale. The Bells una delle mie preferite in assoluto (ed anche delle Sue) mi ha fatto venire i brividi. Mi ha sorpreso Mother che francamente non ricordavo (io che credevo di conoscere tutte le canzoni di lou). Chi critica il suo modo di cantare francamente dovrebbe interessarsi di altro, perchè vuol dire che non ha capito 40 anni della sua musica.

    Forse a 70 non si può stupire il mondo suonando pezzi di 30 anni fa, ma il lou di ieri è stato impeccabile sia per la scelta della scaletta, sia per la qualità della band, e soprattutto per il suo carisma, ineguagliato ed ineguagliabile.

  7. HO VISTO LOU ALLEN LA PRIMA VOLTA NELLA STESSA ARENA DI MILANO NEL GIUGNO DEL 1980…..DA ALLORA NON HO PERSO UN TOUR
    FERMO RESTANDO CHE MR. REED RESTA UNO DEI MUSICISTI CARDINE DEL SECOLO SCORSO NON POSSO CHE ASSOCIARMI A CHI E’ RIMASTO DELUSO IERI SERA. NON ENTRO NEL MERITO DELLA SCALETTA, DICO SOLO CHE NON PUOI MESCOLARE LO CHAMPAGNE ALLA GAZZOSA. SE SUONI CON WASSERMAN & SMITH ANCHE GLI ALTRI DEVONO ESSERE ALLO STESSO LIVELLO.
    SE NO IL RISULTATO SONO MOLTI BASSI E QUALCHE ALTO.
    L’INIZIO E’ STATO IMBARAZZANTE…LA TENSIONE SUL PALCO ERA PALPABILE. MA ALLORA PERCHE ‘ LASCIARE A CASA HUNTER E PORTARSI DUE RAGAZZINI DUE……..
    IL 22 REPLICO A GARDONE……MI FARO’ IL SEGNO DELLA CROCE QUANTOMENO LA LOCATION E’ FANTASTICA E MAGARI LOU GUARDERA’ IN MANIERA MENO TORVA I DUE MALCAPITATI !!!!

  8. Eugenio Rules!!! Mother è una cover di Lennon. la prima volta che ho visto di Lou è stato a modena nel 2004 poi Genova stesso anno Piacenza 2006 Arezzo 2007 e devo dire che il concerto di ieri è stato sia per quanto riguarda la scaletta, la Band e l’esecuzione il migliore in assoluto. Sicuramente la nuova band incide molto sul mio giudizio, musicisti con i contro c…i! Un saluto a Daniele sono io quel ragazzo col cappellino e la birra in mano che ti ha molestato prima del concerto!

  9. It was a masterful performance by a man of great talent. The last time I saw him perform was more than 30 years ago. His talent has ripened and deepened since then. I think some of the diappointment expressed by people is from those who expected a rock and roll concert. Instead, what we were given was a performance of the highest calibre; a personal, unguarded, intimate, honest expression from an artist who is looking at his life now from the other end of the corridor . . . where the exit door is not so far away. I felt strongly the weight of suffering and tragedy that has marked his life; an elegy for Andy, a tribute to the late Nico, and a reminiscence of the blonde flash bomb, Edie. And all of the other losses and frustrations, which are many. He does not pretend to be happy. He never has. He does not pretend to be young. He was young once . . . “but those were different times, all the poets they studied rules of verse, and the ladies they rolled their eyes.”

    His voice was superb. His guitar pure Lou, although expressed with weary restraint, reduced to its essence, still raw.

    Imagine singing songs you wrote 47 years ago in a different world and have played almost constantly since then. Imagine doing this when many of your closest friends and lovers and inspirations have died, many in tragic and untimely circumstances. Bitter? You bet.

    When he sang these words, it was real, not an act:

    “I am tired, I am weary. I could sleep for a thousand years.”

    Is that wrong? Is it a disapointment to hear and feel truth? Or is it . . . art?

  10. Ieri sera è stato molto emozionante.
    Ad inizio concerto ho visto un Lou un poco nervoso e irritato, mentre ciccava Who Loves the Sun, ma il resto dell’esibizione è stata ad alto livello e impeccabile. Lou qualche acciacco ce l’aveva eccome e quella mano sinistra tremava pure un poco, però la voce era molto, molto convincente. Questo grazie anche al fatto che alla chitarra si è dedicato pochino e quindi i vocalizzi ne hanno beneficiato: pensiamo anche agli acuti che si è concesso. :-)
    La scaletta è stata di livello notevole, con più d’un brano che sognavo di ascoltar live almeno una volta!
    Quanto alla band, personalmente io ne sono rimasto estremamente soddisfatto.
    Davvero mi perplimono i pareri negativi, ma si sa che accontentare tutti non si riesca mai.

  11. sono passati 8 anni dall’ultima volta che ho visto il Nostro al Teatro Nuovo a Milano. Quello fu un concerto memorabile (il Tour di Animal Serenade). Non mi aspettavo molto (8 anni possono sembrare pochi, ma se vai verso i 70 lasciano il segno). Anch’io ho provato sconforto a sentire quella versione “sbronza” di Who Loves the Sun, ma poi mi pare che sia andato tutto per il verso giusto, anche se in alcuni momenti sono apparse insicurezza e tensione. Probabilmente ha ragione bob rock: con uno come Hunter sarebbe stato un po’ diverso… Bravi comunque.
    P.S.: io ho sentito molto la mancanza di Street Hassle… Voi no?

  12. i fan di lou reed dovrebbero essere intenditori di musica, non fan coi paraocchi (e soprattutto coi tappi nelle orecchie). mi rammarico che anche sul sito di un cantante cosi importante dal punto di vista culturale e intellettuale i commenti siano gli stessi di tutti gli altri forum e siti di cantanti: a senso unico e imparziali

    sempre e solo sweet jane… uhuh

  13. Preghiamo di spostare la discussione sul forum e cercare di evitare, nell’esprimere le proprie opinioni, insulti a chi la pensa diversamente e posizioni arroganti e boriose.

  14. Meravigliosamente sorpresa dalla potenza vocale e dalla verve…mio marito non ascolta Lou Reed,ma era presente al concerto e lo ha davvero apprezzato e ne e’ rimasto affascinato.
    Per quanto mi riguarda ero ipnotizzata,un ricordo meraviglioso.
    Fantastico,grazie Lou per la bellissima esperienza!

  15. Concerto che può essere apprezzato appieno dai fan assoluti, a mio modo di vedere.
    Io non lo sono, Lou mi piace molto ma per farvi capire possiedo solo il primo dei VU, Transformer, Berlin, New York, Set the twilight reeling, Perfect night live in London. COnosco inoltre alcuni tra i pezzi più celebri di altri album, tipo Legendary hearts. A me il concerto è piaciuto per le atmosfere e perchè ho scoperto tanti pezzi che non conoscevo, ma ero con amici ancora meno fan di me e forse il buon Lou poteva concedere qualcosa di più al pubblico che come loro aspettava Heroin, Walk on the wild side, Perfect day, Satellite of love ecc. Senza magari fare il greatest hits ma un paio di pezzi del genere andrebbero sempre messi secondo me. Però c’è anche da dire che in fin dei conti se uno a 70 anni e con la vita che ha fatto suona ancora e ha pure voglia di sperimentare nuove setlist tanto di cappello!

  16. Io il concerto me lo sono goduto… Non capisco però chi cerca di negare che non è stato un concerto eccelso, le difficoltà, gli errori ci sono stati numerosi e evidenti. La parte finale è stata più ‘carica’ e coinvolgente. Lou è un grande e si è messo in discussione a 70 anni. Voce e chitarra da brivido. Un attacco di concerto penoso, Lou ha richiamato varie volte e in modo nervoso la band durante buona parte del concerto. E’ questo contrasto che mi è dispiaciuto: un grande del rock come Lou si meritava una band più compatta e perfetta. Ma forse è stata solamente la data di Milano a zoppicare… Ho portato amici che non lo conoscevano al concerto. Quando è iniziata Who loves the sun mi sono sinceramente imbarazzato… Alla fine sono comunque stato contento di esserci stato, nonostante tutto Lou è riuscito a ‘comunicare’ e credo che questo sia il fattore fondamentale di un concerto rock, sbavature a parte.
    Come è andata a Pistoia?

  17. Beh, è ovvio che chi ha già asssistito a diversi concerti parta con ‘mi ricordo…’. Infatti ricordo il concerto alle Cascine di Firenze nel 1980 (era un uovo, ho visto una ragazza svenuta costretta a restare in piedi xchè non si riusciva a fare spazio…), appena prima dell’inizio uno del pubblico, uno de Roma urla: ‘allurido, FACCE MALE!’. Aveva ragione, credo che Lou sia uno dei principali interpreti contemporanei dell’ansia-angoscia-orrore del vivere (chiamatelo come volete, basta capirsi) e a volte siamo affascinati da qualcuno che ci ‘fa del male’ trasformando in creatività le nostre angosce (più sopra Susi ne parla alla perfezione). Certo Lou non è l’unico grande, ma è quello che sento più vicino, perchè avrei voluto comporre la sua musica o almeno suonarla e invece è stato ‘solo’ la colonna sonora della mia come di tante altre vite. E’ normale che i più giovani abituati alla precisione delle sonorità digitali, alla straordinaria abilità tecnica di tanti musicisti oggi – e anche prima – in circolazione, facciano i puzzettosi per una nota stonata. Mi spiace perchè penso che si perdano il senso della cretività spesso fatta di sporco, ruvido, poca perfezione esteriore ma tanto contenuto. Anche a me alcuni momenti e alcuni musicisti sul palco all’Arena sono sembrati un po’ … fragili, ma lo sapevo già che non avrei rivisto il Lou Reed di Firenze nell’80, nemmeno quello di Assago nel ’93 con i Velvet e l’emozione è stata comunque grande.E poi a mio figlio – che ho costretto a seguirmi – è piaciuto il concerto e questo ,in fondo, mi basta.

  18. Uno dei peggiori concerti a cui sia stata! Sembrava mezzo addormentato e non solo è stato di una noia incredibile!
    Non riesce più a cantare, la voce non si sentiva e ha dovuto fare le canzoni lentissime perchè non ce la faceva.
    Dai non diciamo che ha cantato bene!
    Per fortuna ero sugli spalti e ho pagato 30 euro…

    L’aggettivo che più riassume tutto? Deludente!

  19. se uno va a vedere lou reed perche’ gli piace lou reed e non rimane ,non dico entusiasta, ma almeno soddisfatto da questo concerto, che cosa si aspettava?
    una vocina da usignolo?
    che si mettesse a fare le capriole?
    e comunque sui gusti non ci si sputa

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