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Il testamento

Sono stati resi noti i dettagli del testamento di Lou, depositato ieri presso un tribunale di New York, che non riserva alcuna sorpresa: il suo intero patrimonio va infatti alla moglie Laurie Anderson e alla sorella Merrill Reed Weiner.

Nello specifico Lou Reed ha lasciato a Laurie le due case dove hanno vissuto insieme: l’attico a West Street 11th, nel Village, e la casa di East Hamptons a Long Island. Ha inoltre ereditato tutte le sue proprietà personali come vestiti, gioielli, oggetti d’arte, auto e la società Sister Ray Enterprises che gestiva tutto quello che aveva a che fare con la sua musica. Il tutto equivale a circa il 75% del patrimonio totale.

Il restante 25% e 500.000 dollari sono andati alla sorella minore Merrill Reed Weiner che oggi ha 66 anni, “nella speranza e desiderio, senza imposizioni di legge, che mia sorella utilizzi parte di questo lascito per prendersi cura di nostra madre” ha scritto Lou Reed nel testamento. Toby Futterman Reed infatti, 92enne, gli sopravvive.

Non avendo figli, quando la Anderson non ci sarà più, l’eredità di Lou passerà alla sorella e ai tre figli che vivono a Brooklyn e Manhattan.

Nel documento di 34 pagine firmate nell’aprile del 2012, Lou Reed ha inoltre nominato il suo manager e il suo commercialista come amministratori per la gestione dei diritti d’autore e della sua musica.

Lou Laurie

Staff

Lo Staff di LouReed.it è composto da Daniele Federici, fondatore e webmaster, e Paola Pieraccini. Daniele Federici ha collaborato con importanti testate musicali ed è autore del libro "Le canzoni di Lou Reed" edito da Editori Riuniti. Ha avuto con Lou Reed una conoscenza affettuosa e duratura. Paola Pieraccini è un'imprenditrice fiorentina.

Un commento

  1. Era il 1998 e con la mia band dell’epoca, i FUNMATIC – rock dal respiro anglosassone – partecipavamo al Time Zones festival di Bari.
    In quella straordinaria edizione partecipava LOU REED e John Cale (il 50 % dei VELVET UNDERGROUND).
    Per me che da sempre sono un fanatico di Lou (e per i miei compagni d’avventura) era un sogno ad occhi aperti, le stesse facce sul catalogo, gli stessi nomi sui media, e polveroni vari….
    Chiudemmo la nostra esibizione con la cover SWEET JANE.
    A 15 anni di distanza e con la scomparsa del grande Lou mi rendo conto che l’arte puo’ fare miracoli, e vaffanculo ai benpensanti.
    Ho continuato a diffondere la musica di Reed in radio, negli ultimi anni infatti ho condotto un programma radiofonico sui grandi della musica, e anche in questo caso si è realizzato un desiderio: comunicare coi grandi dell’arte.
    Per non cadere nella retorica chiudo dicendo che è stato un onore….!!!! Grazie

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